venerdì 6 luglio 2012

I giovani e la politica


In questo articolo, ci vorremmo soffermare sulla funzione sociale della politica e sul bisogno che la mia generazione, la nostra generazione, ha di questa funzione. 
Qual è la funzione che è stata cosi ben nascosta dai politicanti degli ultimi anni dietro ad un muro di interessi, di corruzione, di personalismi e di incompetenza? 
La funzione è quella di migliorare la vita di una comunità, sottraendola tramite delle leggi alla ferocia, ai soprusi alle ingiustizie, prodotte dalla parte peggiore dell'indole umana. Occorre recuperare la vera funzione della politica che la rende l' unica scienza in grado di cambiare, in questo mondo, la condizione dell'uomo. Se noi vediamo sotto questo punto di vista la tanto bistrattata politica ci rendiamo conto, che non ci sarebbe cosa più adatta alla nostra generazione che è gravemente penalizzata dall'uso erroneo del “mezzo politico”. Il compito cui dobbiamo adempiere è quello di abbattere quel muro che copre questo prodigioso mezzo per cambiare il mondo, non di erigerne altri cento fatti di indifferenza, di menefreghismo, disinformazione o di sfiducia. Bisogna allontanare quel senso di distanza, quella sensazione che la politica non ci riguardi, e che le conseguenze derivanti dall'errato uso di questo mezzo non ricadano su di noi. Le decisioni che la classe politica prende oggi ricadranno su di noi in un prossimo futuro, perciò non ci possiamo limitare ad essere osservatori muti, ciechi e sordi di scelte che, prese oggi, miglioreranno o peggioreranno il nostro futuro.
”Siete una generazione senza futuro!” ci sentiamo sempre dire questa frase, e dobbiamo renderci conto che noi lo rendiamo possibile. Il futuro non è un ente misterioso e oscuro che si manifesta in balia del caso al quale noi dobbiamo adattarci e rassegnarci: il nostro futuro dipende da scelte che si stanno già prendendo, che si sono già prese o che si prenderanno da qui a poco. A queste decisioni noi possiamo e, a mio parere, abbiamo il dovere di partecipare mediante un voto (per chi è maggiorenne ovviamente) consapevole teso a dare una spinta ad un nostro progetto di futuro qualunque esso sia, per ritrovarci tra vent’ anni a vivere in un paese che noi abbiamo contribuito a plasmare e regolare, e non in un paese che vive su regole imposte per interessi particolari di un passato ormai superato. 
In conclusione questo è un invito ad essere cittadini più attivi, più responsabili, più attenti a ciò che ci sta attorno e che ci riguarda da vicino, e ad agire tramite un voto responsabile o tramite una diretta partecipazione agli organi politici, per far sentire la nostra voce e cambiare il nostro futuro.

Otello Palmini
Ginevra Murano