domenica 29 aprile 2012

Nella Rete dell'AlienAzione

 [ opera di Gunther von Hagens ]

In una Domenica come tante, dove è solito riposarsi dagli impegni affrontati durante la settimana, e dove il tempo ancora incerto magari ci fa rimanere a casa davanti al computer, ci siamo ritrovati a riflettere sul ruolo che investe il potente mezzo della Rete nelle nostre vite.
Un argomento interessante soprattutto dopo la notizia di stamattina, che vede Twitter e gli utenti internauti battere sul tempo, e sull'interesse, il Governo Italiano riguardo gli aggiornamenti sul processo ai presunti assassini di Vittorio Arrigoni.
Un'informazione triste da una parte ma che fa acquistare punti sull'utilità dello strumento Internet dall'altra.
Nonostante ciò, noi oggi vogliamo affrontare l'altra faccia della medaglia, e cioè i danni causati da un eccessivo ed errato utilizzo di questa potentissima risorsa, restringendo subito il campo, per economia di spazio, sul social network più utilizzato nella nostra nazione e che meglio può fare da campione di analisi: Facebook.
Molte persone possono affermare di essere state vittime degli automatismi frenetici che caratterizzano la maggior parte dei giochi ospitati dalla piattaforma in questione, che impegnano per ore nel produrre o accumulare cose intangibili (un paradossale richiamo alla società odierna che tanto pubblicizza ma poco produce) e che alla fine fanno guadagnare, a volte, giusto un pò di mal di testa.
Precisando che rispettiamo l'impiego del tempo a fini ludici e che vediamo in queste pratiche solo una forma di alienazione momentanea che difficilmente va a sfociare in qualcosa di peggio di un pò di tempo perso, affrontiamo questo argomento, un pò scherzosamente, per introdurre una pratica che ci inquieta maggiormente.
Facebook, come la Rete in toto, connette le menti e permette di condividere i propri pensieri e le proprie idee, una protesi della nostra identità dove si possono coltivare culture, scambiare informazioni e conoscenze diverse e più ampie, arricchirsi per poi utilizzare ciò che si è appreso nel mondo e per il mondo circostante, e ci indigna quando questo cerchio non si chiude.
Molte volte anzi si attua il meccanismo opposto.
Un esempio che a primo acchitto può infastidire sono dei post che a volte ci capita di vedere, delle "catene", che denunciano in maniera scarna la sofferenza che patologie come il cancro o la sindrome di down possono causare, e che sfidano a condividere quel dato post, scommettendo sul fatto che una pochissima percentuale di persone lo farà.
Il nostro rispetto a chi soffre di determinate malattie ci porta ad indicare che questo non è il modo giusto di affrontare tale problema, tutt'altro, ci pare invece che si sfumi la questione su un'inattività mentale e fisica che si sfoga con un semplice clic che mette la coscienza a posto, e che, peggio ancora, dà l'illusione di aver impiegato abbastanza sforzo da non interessarsene più.
La sfida che vi lanciamo noi è ben diversa da una condivisione o da un "Mi piace".
Informarsi sempre e comunque, essere critici e lucidi, sempre avidi di sapere e sempre attivi mentalmente e fisicamente, a questo noi vi sfidiamo.

mercoledì 25 aprile 2012

STRADE PARTIGIANE_Emidio Bartolomei

STRADE PARTIGIANE non è solo un evento.
Noi di Libero Spazio vogliamo prenderci l'impegno di portare avanti questo grande progetto per proporlo nelle scuole e per continuare a raccontare le storie dei giovani partigiani che hanno donato la vita per la libertà della nostra Ascoli. Troppo spesso queste figure sono dimenticate o peggio ancora ignorate.
Questo non possiamo permetterlo.

Per questo, settimanalmente, inseriremo nella sezione STRADE PARTIGIANE la storia di un partigiano, al quale è stata intitolata una via o una piazza ascolana.
Questa settimana percorriamo la vi(t)a di...


EMIDIO BARTOLOMEI

 


Nasce ad Ascoli Piceno nel 1923. 
A sedici anni si arruola come volontario nella Marina Militare. 
Durante l'armistizio Bartolomei si trovava  a casa in licenza di convalescenza ma capì subito che doveva partecipare alla lotta di Liberazione dal Fascismo e dai Tedeschi invasori, il 16 Settembre infatti sale sul Colle San Marco e si disloca in località Vene Rosse, dove fa parte della squadra addetta ai rifornimenti di munizioni e viveri. 
Nei primi giorni dell'Ottobre 1943 partecipò alla Resistenza con un altro gruppo di giovani volenterosi. Fino all'ultimo lottarono contro la forza e l'inclemenza dei Tedeschi sicuramente superiori per il numero e per i mezzi, ma non riuscirono a sfuggire alla loro manovra di accerchiamento. Mostrò tutto il suo coraggio proprio nelle giornate del 2 e 3 Ottobre. Nonostante l'ordine di ritirarsi dopo tre giorni di aspri combattimenti, il giovane Emidio decide di tentare un'ultima disperata resistenza. Ma ritrovandosi senza munizioni fu costretto ad arrendersi. Fu fatto prigioniero e trasportato a Pagliericcio, località che si trova alle Falde della Montagna di Fiori, e lì fu barbaramente fucilato insieme ai suoi compagni. 
Insignito della medaglia d'argento al Valore Militare alla memoria.


[ per attraversare le altre vi(t)e della RESISTENZA consultare la sezione STRADE PARTIGIANE presente in questo blog ]

25 Aprile Festa della LIBERAZIONE


È grazie al 25 Aprile che ci siam potuti conoscere, confrontarci, e dire la nostra.
È grazie a questo giorno che siamo liberi, è grazie ai nostri nonni che hanno combattuto il nazi-fascismo.
25 Aprile tutto l'anno!!! Mai dimenticare e portare sempre in alto il ricordo, la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per il bene di tutti, impegnamoci ad esser riconoscenti a questi uomini e ad essere all'altezza del loro eroismo ed ideale che non muore mai ma è sempre vivo nel cuore di un uomo libero.

martedì 24 aprile 2012

Passeggiata della Memoria



 

 
Ecco il video della Passeggiata della Memoria fatta il 12 Aprile 2012, insieme ai cari partigiani William Scalabroni e Ivo Castelli. Stay Informed...Stay Human!

lunedì 23 aprile 2012

Video Intervista al partigiano William Scalabroni


LIBERO SPAZIO Stay Human ora ha anche il canale Youtube!!! Ecco il nostro primo video: l'Intervista al partigiano William Scalabroni!
Presto il video della Passeggiata della Memoria con William Scalabroni e Ivo Castelli e il filmato dell'evento Strade Partigiane...Stay Informed...Stay Human!

domenica 22 aprile 2012

Ce l'abbiamo fatta! Felicissimi di questa grande partecipazione!

La Resistenza c'è sempre, non solo in prossimità del 25 Aprile, non finisce! Ci scusiamo se nell'evento abbiamo raccontato le vite di 5 partigiani, ma è impossibile raccontarle tutte in una sola sera. In virtù di questo pubblicheremo settimanalmente nel nostro blog la storia di un partigiano.

Lunedì troverete on line la storia di Emidio Bartolomei

Grazie a tutti coloro che hanno partecipato attivamente alla realizzazione di questo evento, grazie all'Istituto di Storia che ci ha ospitato ed aiutato, grazie a voi che venerdì con amore e commozione avete ascoltato quello che avevamo da raccontarvi.
Grazie ai partigiani William Scalabroni ed Ivo Castelli.
Grazie a Rita Forlini e al suo grande aiuto personale.
Grazie a Gianluca Vagnarelli e al suo interessante intervento "L'etica della Resistenza".

Il progetto STRADE PARTIGIANE non si ferma, continua con una grande ambizione, quella di arrivare nelle scuole.

Grazie a chi crede in noi, nel lavoro che facciamo e negli ideali che vogliamo portare avanti.
Grazie a tutti coloro che si sono tesserati!

mercoledì 18 aprile 2012

STRADE PARTIGIANE per le vi(t)e della RESISTENZA


Il 20 Aprile si avvicina...il giorno in cui si terrà il nostro primo evento!!!
Dopo una settimana di fuoco e tanto lavoro stiamo ultimando e perfezionando le ultime cose, l'emozione è tanta e aspettiamo con ansia questa data!

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STRADE PARTIGIANE_per le vi(t)e della RESISTENZA

Venerdì 20 APRILE ore 17.30 
Sala Biblioteca Provinciale di Storia Contemporanea "UGO TORIA"
Corso Mazzini n. 39 ASCOLI PICENO

 Un'esperienza attraverso le strade che ogni giorno percorriamo... ma di cui ignoriamo la storia dei personaggi che ne danno il nome.

MOSTRA INTERATTIVA
per ripercorrere le orme dei nostri partigiani

intervento di
GIANLUCA VAGNARELLI (ISML - Ascoli)
e testimonianze dirette

proiezione della videointervista a
WILLIAM SCALABRONI e IVO CASTELLI

LIBERO SPAZIO https://www.facebook.com/LiberoSpazioStayHuman
ISML - Ascoli Piceno https://www.facebook.com/profile.php?id=100001493472983



domenica 15 aprile 2012

La voce di "Vik"



Oggi, 15 Aprile 2012, è il primo anniversario della morte di Vittorio Arrigoni, una personalità cardine per il Libero Spazio, ed un esempio di volontà e determinazione che ci spinge a fare sempre di più per il nostro territorio.
Ad Ascoli scarseggia la voglia di battersi per qualcosa che va oltre il materialismo o i vecchi ideali basati sulla violenza e l’ignoranza, ci siamo uniti per creare una realtà che si basi su valori di fratellanza, uguaglianza, solidarietà, antirazzismo e antagonismo ad ogni forma di intolleranza e xenofobia. Queste sono state le premesse da cui è nata l’idea del nome Libero Spazio, discutendo tra di noi, poi, venne fuori il bisogno di inserire qualcosa, associare qualche uomo, qualche messaggio che vada oltre ogni dubbio, pensammo a Vittorio Arrigoni.
Un uomo che si è sempre mosso con coraggio contro le ingiustizie verso la popolazione palestinese, lottando contro i soprusi che Israele esegue quotidianamente contro persone innocue e disarmate, tra le quali bambini e donne, dando voce ad un popolo che viene distrutto davanti agli occhi di molti che rimangono silenziosi ed impassibili. Un uomo libero che credeva in ideali che vanno oltre la vita terrena, quegli ideali che dopo la morte rimangono impressi nei cuori per sempre, ovviamente dentro chi ce l'ha un cuore.
I dubbi sulla sua morte sono ancora densi, irretiti dalla contraddittoria tesi sulla sua morte, che vuole Vittorio ucciso per mano delle stesse persone che stava aiutando.
Sembra ovvia la falsità.
La voce di "Vik" era una voce scomoda, che è riuscita ad attraversare la più grande delle distanze: l'indifferenza.
Lasciando una frase semplice che vale piu di mille altre parole: Stay Human, restate umani.
È quello che voleva lasciare "Vik", e noi siamo orgogliosi di portare come nome un suo messaggio.