venerdì 22 giugno 2012

STRADE PARTIGIANE_ Adriano Rigantè


STRADE PARTIGIANE non è solo un evento.
Noi di Libero Spazio vogliamo prenderci l'impegno di portare avanti questo grande progetto per proporlo nelle scuole e per continuare a raccontare le storie dei giovani partigiani che hanno donato la vita per la libertà della nostra Ascoli. Troppo spesso queste figure sono dimenticate o peggio ancora ignorate.
Questo non possiamo permetterlo.

Per questo, settimanalmente, inseriremo nella sezione STRADE PARTIGIANE la storia di un partigiano, al quale è stata intitolata una via o una piazza ascolana.
Questa settimana percorriamo la vi(t)a di...


ADRIANO RIGANTÈ



Nasce ad Ascoli Piceno nel 1924.
Fa parte del corpo militare della Marina quando, a seguito dello sbandamento dovuto alla confusione successiva all'armistizio dell'8 Settembre 1943 ed agli scontri in città del 12 Settembre, decide poco dopo di rifugiarsi sul Colle San Marco.
Muore in combattimento il 3 Ottobre 1943, mentre sosteneva la resistenza delle Vene Rosse in gruppo con Antonio Cossu ed un inglese, quest'ultimo anche muore mentre Cossu viene catturato.
Rigantè è insignito della Medaglia d'Argento al Valor Militare.


giovedì 7 giugno 2012

STRADE PARTIGIANE_ Narciso Galiè

STRADE PARTIGIANE non è solo un evento.
Noi di Libero Spazio vogliamo prenderci l'impegno di portare avanti questo grande progetto per proporlo nelle scuole e per continuare a raccontare le storie dei giovani partigiani che hanno donato la vita per la libertà della nostra Ascoli. Troppo spesso queste figure sono dimenticate o peggio ancora ignorate.
Questo non possiamo permetterlo.

Per questo, settimanalmente, inseriremo nella sezione STRADE PARTIGIANE la storia di un partigiano, al quale è stata intitolata una via o una piazza ascolana.
Questa settimana percorriamo la vi(t)a di...


NARCISO GALIÈ




Nato ad Ascoli Piceno nel 1925, dove svolge la professione di operaio comunale.
Dopo gli scontri tra i soldati italiani e tedeschi nelle caserme ascolane decide di unirsi a coloro che si stanno radunando sul Colle San Marco per proseguire la difesa della città.
Fa da subito gruppo con Alessandro Panichi e Serafino Cellini, con cui combatte eroicamente il giorno del 3 Ottobre, nel caposaldo delle Vene Rosse, dove egli coraggiosamente affianca i suoi compagni portando uno zaino pieno di bombe a mano che, durante lo scontro, venivano passate da una contadinella chiamata Argenta dai partigiani.
Lo stesso Galiè poi sollecita la donna a dileguarsi nella boscaglia.
L'intervento del giovane e dei suoi compagni permette al grosso dei partigiani di sfuggire all'accerchiamento dei tedeschi.
Insignito della Medaglia d'Argento al Valor Militare.